Inaugurazione – venerdì 28 aprile 2023

 Museo Civico Archeologico – Palazzo Bombardieri

Un amico del nostro territorio, il Cav. Carlo Testi, ha fatto dono al Museo di Rosignano della collezione di reperti archeologici ereditata dal padre. Si tratta di sessanta oggetti in ceramica e bronzo – molti dei quali di pregio – di diverse epoche e provenienze: dall’età protostorica a quella ellenistica, dall’Etruria all’Italia meridionale. 

Un’occasione unica per restituire all’uso pubblico oggetti finora destinati al godimento individuale, ma anche una sfida museografica: come esporre e presentare al pubblico reperti così vari e eterogenei in un museo nato per raccontare la storia del proprio territorio?

Da questa sfida è nata la decisione di ricostruire un vero e proprio salotto di un ideale collezionista, dove gli oggetti sono esposti per quello che sono: una raccolta di manufatti archeologici, messi insieme secondo i canoni estetici (e, forse, anche per caso) da un antiquario che amava circondarsi di bellezza.

Ecco allora che è nata una moderna wunderkammer, proprio all’inizio del percorso museale, a ricordare come all’origine di tanti musei ci siano proprio le collezioni private, e come esse continuino ancora oggi ad implementarne il patrimonio.

Per coloro che percorrono le sale del museo, è l’occasione per soffermarsi a riflettere sul collezionismo privato. Perché, se da un lato è innegabile che esso sottragga alla fruizione della collettività opere che, per la loro stessa natura, appartengono all’intera comunità – fino a rischiare di incrementare le ricerche e il mercato clandestini –, dall’altro sarebbe ingeneroso non riconoscere che il collezionismo ha spesso contribuito all’arricchimento del patrimonio culturale, e che i collezionisti sono spesso i protagonisti di importanti operazioni di mecenatismo pubblico